Revisione della legislazione europea sul benessere animale: diffuse anticipazioni molto promettenti

Una fuga di notizie sulla valutazione di impatto delinea un quadro molto positivo, che riflette l’impegno dei cittadini europei nel chiedere alla Commissione europea modifiche ambiziose per il bene degli animali.
madsci/iStock
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Sono buone le premesse riguardanti la bozza della valutazione d’impatto legata alla revisione della legislazione europea sul benessere animale. Alcune indiscrezioni sono, infatti, trapelate ieri da Agra Facts e sembra che il documento ribadisca l’obiettivo della Commissione europea di essere un modello su questi temi per gli altri paesi.

Le indiscrezioni di Agra Facts

Come abbiamo già approfondito in precedenza, la Commissione europea si sta occupando di una proposta di revisione dell’attuale legislazione sul benessere animale, attesa entro la fine di quest’anno. Le modifiche previste si dovranno basare sui pareri dell’EFSA, Autorità europea per la sicurezza alimentare, che a loro volta poggiano sulle conoscenze scientifiche più aggiornate. La revisione si inserisce all’interno della strategia Farm to Fork, il piano della Commissione per guidare la transizione verso un sistema alimentare equo, sano e sostenibile.
Agra Facts, il servizio d’informazione che fornisce notizie sugli sviluppi della politica agricola, ambientale e commerciale europea, ha rivelato che il documento di lavoro sulla valutazione d’impatto, atteso per settembre, sembrerebbe ridisegnare un futuro migliore per miliardi di animali.

Le misure della valutazione d’impatto promettenti

Dal leak emerge che la Commissione europea riconosce che «le richieste della società non sono soddisfatte – Come identificato nel Controllo dell’adeguatezza, la tendenza è chiara: molti cittadini dell’UE prestano crescente attenzione al benessere degli animali. Un chiaro riflesso di ciò è l’ICE ‘End the Cage Age’Preoccupazioni etiche vengono sollevate, ad esempio, anche sulla soppressione sistematica di pulcini maschi di un giorno, sui trasporti di animali a lunga distanza e l’allevamento di animali da pelliccia… Inoltre, la maggior parte dei cittadini dell’UE si aspetta una produzione alimentare più sostenibile, ossia sistemi di allevamento e riproduzione meno intensivi».

La valutazione d’impatto esamina 18 misure per migliorare il benessere degli animali e, tra quelle accolte con particolare favore da ALI e da tutte le organizzazioni che sono membri di Eurogroup for Animals, ci sono:

  • l’eliminazione graduale delle gabbie per tutte le specie;
  • l’incremento dello spazio disponibile per tutte le specie;
  • il divieto di abbattimento sistematico dei pulcini maschi;
  • l’introduzione di requisiti di benessere per lo stordimento dei pesci d’allevamento;
  • il divieto di pratiche crudeli di macellazione come lo stordimento elettrico con bagni d’acqua e lo stordimento con CO2 per pollame e suini;
  • il divieto di mutilazioni come il taglio del becco (polli), il taglio della coda (maiali), la decornazione (bovini) o la castrazione chirurgica dei maiali;
  • tempi di percorrenza limitati per il trasporto di animali destinati alla macellazione;
  • l’applicazione delle norme dell’UE ai prodotti animali importati, compatibilmente con le regole dell’Organizzazione Mondiale del Commercio.

Un buon inizio per una normativa europea ambiziosa

Per giungere alla versione finale della valutazione d’impatto ci sarà ancora molta strada da percorrere. Chiediamo, però, che il Comitato per il controllo normativo e la Consultazione interservizi possano andare ad agire soprattutto sulla riduzione dei tempi di transizione per eliminare gradualmente le gabbie e sull’inasprimento delle norme in materia trasporto di animali vivi.

«L’Europa si è vantata troppo a lungo di avere la normativa più avanzata al mondo, tuttavia questo primato è illusorio, tenuto conto dell’avanzamento della ricerca scientifica degli ultimi anni, che ha evidenziato come gli animali allevati siano sottoposti a innumerevoli sofferenze inutili. — dichiara Alessandro Ricciuti, presidente di Animal Law Italia — Questo i cittadini l’hanno compreso, non a caso continuano a supportare a gran voce le iniziative che chiedono passi in avanti coraggiosi da parte delle istituzioni europee: crediamo che questa occasione storica non debba andare sprecata: insieme, possiamo rendere l’Europa nuovamente un faro di civiltà e progresso per il resto del mondo».

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